WHISKEY FOXTROT (Hard Lines & Headlights)
 di Rino 'Pili' Colangelo Iacovella



        

  Recensione del  06/02/2020
    

Forti matrici roots rock e americana, sono corpi che mutano, crescono, cambiano in Hard Lines & Headlights (come la vita e le persone che raccontano), un altro piccolo grande piacere che arriva da Winston-Salem, North Carolina.
Un disco vorticoso Hard Lines & Headlights, generato dalla passione per il rock e da un'energia che sa sgretolare ogni dubbio nell’avvio di Fulton County Night, bastano 5 minuti, un talento quello dei Whiskey Foxtrot da prendere in velocità.
Seth Williams e Sam Foster (voci e chitarre) fondano nel 2017 il quintetto dei Whiskey Foxtrot, il loro tessuto compositivo sa dar vita a brani solidi, di spessore (Turn off the Headlights da una parte e Hard Lines & Bitter Pills e San Isidro dall’altra) e sanno cogliere attimi, persone, paesaggi che lasciano solo bei ricordi (deliziose Breeze e Six Seconds Six Days).
Il rock, americana e contaminazioni agresti (la ballatona di I Don't Wanna Be a Legend e quella acustica di El Camino) Hard Lines & Headlights si configura come terreno di ricerca espressiva, di esplorazione di modi inediti per raccontare con maggiore autenticità melodie ben rodate dal tempo, Big Top Town e Last One Out riescono in gran spolvero a trovare un rapporto coerente con gli spazi che praticano.
Si chiude dopo aver varcato la soglia dell’ora con la strumentale Silver Ball Space Mission, dalle tinte più fosche, ma in essa, c’è la giusta forza per dare la forma finale di Hard Lines & Headlights.