HARD WORKING AMERICANS (The First Waltz)
 di Rino 'Pili' Colangelo Iacovella



     

  Recensione del  23/01/2015
    

Todd Snider, Neal Casal & Friends, ovvero la jam band degli Hard Working Americans, dopo il felice debutto dello scorso anno, pensano ad un doppio disco live, The First Waltz (velato rimando a The Last Waltz, by The Band), un concerto film/documentario con interviste e un dietro le quinte affidato al regista Justin Kreutzmann, chiamato a catturare la prima performance, e anche il primo sold-out, in Colorado.
La serata è stata un successo, a parte il nuovo brano, Come From The Heart cantato con Rosanne Cash, il resto è Rock marchiato 70’s & 80’s.
Lo scorrere del tempo è bloccato nella lunga e ipnotica versione di Blackland Farmer (di Frankie Miller), presente, passato e futuro sono fissati, immodificabili, ineluttabili come una fotografia dagli Hard Working Americans (solide Another Train, il lungo solo di Mission Accomplished e Play A Train Song), un album di fotografie di famiglia che cade giù da uno scaffale e si apre all'improvviso.
Troviamo una gran versione di Run A Mile, le chitarre spaziano libere, oggetto che appare, suona e si muove lungo The Mountain Song e abbraccia l’armonica nei 12 minuti di Guaranteed, detta il tempo a Wrecking Ball, malinconico ed emozionale come l’intro di Straight To Hell cantata da Todd Snider insieme al pubblico che lo segue nella sfrenata Stomp And Holler.
The First Waltz sfreccia ‘a tutta velocità’, come un autobus in corsa, difficile da fermare.
Uno show pressoché perfetto, tassello dopo tassello, l’ascoltatore può ritrovare tutto ciò che più aveva amato degli Hard Working Americans.