
È dal 1998 anno di pubblicazione dell'album 
Since, che 
Richard Buckner non mette a punto un vero e proprio album di canzoni. 
The Hill era infatti un progetto particolare, concepito come la rielaborazione di un unico tema melodico, dedicato 
all'Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters, mentre l'album omonimo di qualche mese fa, raccoglieva una serie di demo acustici. Per quanto interessanti e di sicuro valore, questi lavori non eguagliano la forza delle canzoni di 
Since, il primo lavoro con un nervoso suono elettrico, esperienza che il cantautore sembra voler ripetere per il nuovo 
Impasse, la cui pubblicazione sembra prevista per l'inizio di ottobre. 
Il nuovo album viene anticipato da 
Imapasse-ette, un ep contenente sei composizioni inedite, delle quali solo 
Born into giving it up sarà sui prossimo disco. Cantautore introspettivo, Buckner interpreta in maniera personale un background artistico in bilico tra country e folk, con canzoni dalle quali trapela un senso di melanconico intimismo e desertica desolazione. 
Inciso nel suo studio in Canada, 
Impasse-ette propone una serie di composizioni di grande intensità come l'evocativa 
Born into giving it up, che sembra recuperare lo splendido passo elettrico di 
Since, con un nitido impasto chitarristico dietro al canto; le versioni acustiche dello stesso brano e di 
Loaded at the wrong door, solo voce e chitarra acustica; ed una serie di intermezzi strumentali elettrici come 
Stumble-ette, la distorta 
Remainder o la bizzarra e rumoristica 
It's still '56: sei composizioni che sono solo lo scorcio di un album, che, ci auguriamo, sia un grande ritorno.