
In studio con la band, i
The Fixin's, e quella voglia di ritornare al passato, degli esordi, di chitarre elettriche e di un classic rock che è un po’ l’aria che si respira, da sempre, nei suoi concerti.
L’attacco muscolare di
Ain't Rocked in a While concede e ammette le intenzioni di
Brent Cobb, riporta tutto a un pattern logico che scansa ogni dubbio tra
Bad Feelin' e Do It All the Time.
Lo spirito del tempo del rock, le cui ragioni diventano strumenti in grado di fornire una chiave interpretativa ad Ain't Rocked in a While.
È vivo, pulsante, sporco e affascinante (deliziose
Even If It's Broke e i riffs chitarristici di
Power Man), nervoso, non conciliato, che provoca reazioni su più livelli (il lato elettrico, ma introspettivo di
In Our Hands).
Il periodo sabbatico dall’Alt.Country trova casa alla chitarra di Matt McDaniel, a quel prendersi anche il finale nella vibrante scossa di
Take Yer Meds, a come s’insinua sottopelle nella ballata di
Til Dawn, ma è il bello di Ain't Rocked in a While che corrompe e contamina.
E anche quando il breve ascolto dei 2 tempi di
Beyond Measure (Fixin's) è terminato, lavora dentro e ne cambia la durata.
Come trovarsi faccia a faccia con rimossi e pulsioni che nascono e terminano nella realtà aspra della vita.