
Piccole cittadine, pause che entrano nella vita quotidiana come quella di una gioventù che non si cura poi tanto di come scorra il tempo. 
Horses, secondo disco per l'alt.country band di Chicago dei 
Tobacco City tiene a bada la realtà, ma la lascia entrare seppur dalla porta laterale, ad accompagnarla la chitarra, la pedal steel, fulcro emotivo di 
Autumn, accarezza 
Bougainvillea, si muove tra i bagliori di bellezza sprigionati da 
Time.
Sanno costruire ballate di un’intensità notevole anche negli squarci rock che affiorano in 
Buffalo e nella conclusiva 
Mr. Wine, suggellando con 
Colorado e Blue Deja Vu il potere della nostalgia del rimpianto, e quel modo di catturare il piacere e insieme la sua perdita.
Incamminarsi verso Tobacco City. 
Viaggio necessario.