
Bluesman per caso, 
Adam Hurst aka Bedford Slim č un ‘one-man-band’ che ama inoltrarsi nel delta blues, fermarsi a piedi davanti al semaforo rosso della vita, su una strada deserta circondata dal nulla ricchissimo della natura, sponda Mississippi.
Ballate che entrano sottopelle (
Count Your Days a 
I Want You) dalla parte degli umani, di quelli che alla fine ce la fanno, anche se a fatica, quelli che si confrontano con quel baratro che č la mancanza di un affetto, e lo fanno attraverso la memoria addolcita di 
Whiskey Blues e 
Shake Sugar. 
Al termine del tunnel di 
Done and Gone e della carezzevole 
What More Can I Say, quella malinconica tenerezza blues non occupa lo spazio della sofferenza, ma del piacere di ascoltare 
Bedford Slim.