
New York e il ritorno in California, la riflessione di lasciarsi tutto alle spalle, salire su una vecchia macchina e abbandonare la Grande Mela, è il racconto che parte da 
Long Way to California, il rock da una parte, l’alt. country dall’altra (
Girl on a Train) si mischiano, quel poco, ma rendono succoso il secondo disco di 
Whitney Lockert.
Il cambio non stravolge però la sintassi di Long Way To California, ne sposta solamente le coordinate (ruvide 
I Think I Blew It e 
This Disguise alla ballate elettriche del finale 
Not to Judge e una signor 
Staten Island Blues sull’uccisione di Eric Garner, da parte di un poliziotto dopo un arresto). 
Long Way to California ha carisma, riconoscibile e abitabile.