
La songwriter di New Orleans al quarto disco si addentra nell’Americana-Roots con maggior concretezza e tra schizzi di umanità varia, colti con fulminea arguzia elettrica (l’avvio di 
Someone Else e il felice cambio di passo di 
Buzzed e 
Fireworks) segna 
Wallowin’ In the Night nel suo differente vacillare elettrico, strappando solo consensi positivi.
Shawn Williams va a occupare lo spazio del rock (
Everything You Stood For a 
So Tired) e insieme al temperamento della band cerca e trova il modo di rimodellare lo spazio di Wallowin’ In the Night, invadendolo e riscrivendolo alla melodia (
Rare Form, 
Take Me Home e 
Ringer).
Non confonde mai i piani di lettura, abbandona i facili sviluppi, sceglie la qualità (i 6 minuti finali di 
You Don't Care at All) continuando a presentare gustose novità. 
Direi promossa a pieni voti.