 Jeremiah Johnson
Jeremiah Johnson dal Texas al Mississippi, chitarrista coi fiocchi, pubblica un secondo disco nel corso di quest’anno. 
In Unemployed Highly Annoyed rock e blues sono speculari, vivono sotto i piedi e sulle dita di Jeremiah Johnson, la sua è una chitarra magmatica, che si muove sotto una finta aria tranquilla in 
Muddy Black Water, che si agita molto bene nella tradizione classica blues in 
Cherry Red Wine. 
Qualche volta, come un Vulcano, tira lapilli che non possono passare inosservati in 
Daddy’s Going Out Tonight e mostra di volere uscire da schemi prestabiliti nella deliziosa 
Unemployed Highly Annoyed. 
Quando la ballata prende piede in 
Different Plan For Me sbuffa altissime nubi che si alzano nel cielo di 
Unemployed Highly Annoyed per restare lì a lungo, piacevole e senza troppe ambizioni anche nella pregevole coda chitarristica di 
Love And Sympathy, Jeremiah Johnson è capace di galleggiare sulla superficie del blues senza colare a picco.
Il Nostro futuro, dunque, contiene ancora qualche barlume di speranze.