
Australiano, 23 anni, al secondo disco, 
Joshua Batten, songwriter e chitarrista, segue un imprevedibile percorso nel blues/rock, capace di trascinarsi dietro un copione che anche se accusa un po’ di stanchezza, merita un ascolto.
The City Within ha tempra quando è ben elettrificato, 
Bleeding Truth o 
Clarity hanno un suono classico, convincente come una bella ambientazione, il ragazzino senza affettazioni, con presunzioni ridotte all'osso (suona anche il basso e le tastiere, con poche eccezioni) piazza convincenti melodie e lavori alla chitarra anche su una base folk (bel passo nell’acustica 
The Fox And The Hound o pronte a infiammarsi al momento opportuno in 
Falling Behind e 
Tell Me I'm Wrong).
The City Within mostra qualche passo a vuoto, leggero, non ne risente più di tanto, l'impianto elettrico quando non se lo dimentica, è solido, se ne avvantaggiano nel finale sia 
Hollywood Blues che la melodia di 
At The End Of The Day. 
Poi il tempo non manca per affinare la base di partenza di The City Within.