
Americana, radici sudiste e rock, uno schema a cui si fatica a sfuggire, il secondo disco della band olandese dei 
Living Room Heroes è una levigata tavolozza cromatica che va a succhiare luminosità da fonti/lampi di luce delle chitarre. 
Brani avvolgenti, da 
Better Days agli intriganti squarci agresti che si aprono in 
Things I Won't Do alla deliziosa ballata di 
Restless Soul, le melodie hanno così il potere di toccare l’ascoltatore che arriva a percepire i suoni attraverso il corpo e le sue terminazioni nervose, vibrando fisicamente all’unisono con quello che propongono le ruvide ma ardenti 
Hey America e 
Stop That Bronco, o la stessa 
Wrong Kind Of Crazy. 
I Living Room Heroes sposano la più sottile allusività al rock, portando l’istanza narrante di 
Welcome to The Circus ad amalgamarsi e a smarrirsi nelle forme del paesaggio americano, nel suo ineffabile fluire. 
Qualche calco di modelli preesistenti c’è, ma si innestano tra 
Freedom, 
Waiting e 
Heading Back Home come spore, a de-costruire e ri-costruire un suono che agisce nel segno di un’identità in transito sulle strade Americane, ma è funzionale all’aria fresca che si respira in Welcome To The Circus (title track compresa). 
Nessun volo pindarico, ma un ottimo disco di mestiere. Ce ne fossero.