
Che sia per paura di percorrere terreni troppo avanguardistici, ma gli austriaci 
The Weight pensano bene di adagiarsi sui gusti, sulla dialettica chitarristica anni ‘70 e sulle reiterazioni del vecchio approccio del rock, e ne vien fuori un disco come 
Keep Turning, altro che ibrido impersonale di vuotezza interpretativa!
La passione del vocalist Tobias Jussel e tra le chitarre di Michael Boebel viene fuori da 
Maybe e 
Keep Turning, spigliata anche se nostalgica per come getta uno sguardo sul rock e sul mondo, ma è uno sguardo che scuote e chiama a raccolta uno stile classico che invita a contrattaccare e di ricucire tra 
Blow It e la magica 
The Doctor, di suturare, di rimettere in piedi in qualche modo il rock, ma con la consapevolezza che occorre passare oltre (la ballata di 
The Preacher).
5 Brani, il resto di Keep Turning vede i The Weight esibirsi su di un palco, e la versione 
Deluxe Live è una vera e propria terapia d'urto in senso opposto a Keep Turning con l’aggiunta di due brani 
Money Ain't for Keeping e 
Heads or Tails, le due facce della stessa medaglia. Rock n’ roll!