
Continuano a esplorare, il ‘soul’ entra in
Lukas Nelson & Promise of the Real, resta il rock, meno incisivo del connubio con Neil Young, ma pronto a ribaltare
Set Me Down On A Cloud e
Forget About Georgia (canzoni incise nell’album precedente,
Something Real del 2016) per l’aggiunta di lunghi splendidi assoli chitarristici, 15 minuti nel quale l’eccesso di stile si trasforma in qualcosa che mancava.
Certo la scelta delle coriste Jess Wolfe e Holly Lessig (dei Lucius, indie-pop band) e soprattutto di Lady Gaga, sorprendono ma come rivela
Die Alone e l’affascinante appeal di
Find Yourself che tende a luccicare a lungo, molto a lungo… le impronte soul anni ’70 fanno brillare Lukas Nelson & Promise of the Real (ci entra di diritto anche
Fool Me Once).
Sane impronte bucoliche in
Carolina, nostalgiche in
Runnin Shine e quando canta con il padre Willie in
If I Started Over, con
Four Letter Word e
High Times dove coltivare un perentorio e ostinato culto del rock, questo è quello che Lukas Nelson & Promise of the Real ci tiene a ribadire, e ci riesce davvero bene.