
Texani di Austin, il quintetto dei 
Tahoma dopo un interessante Ep approcciano a largo raggio un sound ibrido tra Americana e Rock, il vocalist Brandon Aguilar tra percezioni agresti che si materializzano nello scorrere di 
Messenger, trova intriganti sospensioni nel rock col chitarrista Vinnie Fallico, tempi e spazi che crescono come la melodia di 
Emerald Ring e conferiscono a 
Hide Away una profonda anima texana.
Senza depotenziarne la matrice bucolica, i Tahoma spaziano in un area melodica anni ’70, assecondando aspettative “commerciali” (in 
The Call) per poi distruggerle, riporle in gioco e reinventarle allo stesso tempo nel modo in cui abbracciano 
Familiar, 
Slanted Sky e 
Different Kind of Love (non male la scelta di porre in evidenza la chitarra), approdano ad un romantico vagare ispirato a una ricerca indefinita, a favore dell’introspettiva 
Puerto Rican Wind Chimes, senza compiacimenti l’armonica lo coltiva e fa volare 
Days You Wait e nella conclusiva, toccante ballata, di 
Bitter Words cantata con Sarah Oermann.
Da tenere d’occhio i Tahoma.