 Flux
Flux è il quarto disco solista per il chitarrista e parte vitale dei Black Crowes, 
Rich Robinson lo incide dopo il tour con i Bad Company, un po’ come se ci volesse uno sguardo esterno se non per alzare il velo sul passato, per tentare di trovare nuove strade da solcare, quel tanto per rivivere e riscoprire insieme a una solida band alle spalle, occhi più giovani di sé per entrare nel mondo del rock che non ha nulla da nascondere.
Intrigano i giochi alle corde delle chitarre (
The Upstairs Land, la brillante 
Music That Will Lift Me (con la special guest 
Charlie Starr, vocalist dei 
Blackberry Smoke) e 
Shipwreck), senza rifiutarsi di accavallarli ad altre sonorità, cozzano e rotolano su dolci melodie anni ’60 e ’70 felicemente ripercorse tra 
Everything's Alright, 
Eclipse The Night e 
Life, senza perdere il loro peso specifico, mostrano il carattere di Rich Robinson.
Il rock in Flux continua a vivere i suoi momenti di piena fioritura (
Ides Of Nowhere, 
Sleepwalker, 
Which Way Your Wind Blows) senza creare chissà quale compromesso con il pianoforte che entra nella ballata di 
Time To Leave, proficuo come in 
For To Give e 
Surrender, strappano a corrente alterna una discreta soddisfazione e strepiti da bel disco.