
Un concept album per 
The Life and Death of A.J Rail, lo sfondo è acustico, chitarra e banjo aprono 
Old Time Soul ad esplorare le tradizioni del blues, 
Half Deaf Clatch resta ancorato al profondo Sud dell’America, nel Mississippi rurale pregno di passione a raccontare una storia vissuta tra peccati, scandali e compromessi.
La slide guitar e la melodia iniziano a scavare in 
Boxcar Bulldogs pronta ad autoalimentarsi per coazione a ripetere, cattura l’intro di 
1927 Flood e 
Boneyard Bound, 
Singing with Old Scratch e 
The Ballad of A.J Rail riempite con lunghe attese alle corde della chitarra e di non facili rapimenti acustici, ma anche bruschi risvegli colmi d'amarezza. 
Ancora il banjo ad illuminare una scura 
Long Gone Friends, con un certo colore folk-bluesy spalmato su tutto The Life and Death of A.J Rail a rendere il lavoro di Half Deaf Clatch ancora più spurio e proprio per questo a suo modo dannatamente intrigante.
Tempi difficili per 
1930 Drought e lungo 
Revelation Road, come se l’ipnotica melodia costeggiasse il Delta del Mississippi, semplice e diretta, malinconica quando serve (
No Hallelujahs), le risorse timbriche sono ridotte al minimo ed espressivamente ottimizzate in 
Make Your Own Way e tra la pioggia nella conclusiva 
The End. 
Definire The Life and Death of A.J Rail? Facile ritrovarsi invischiati in un labirinto senza apparente via di uscita. 
Magia del Mississippi.