
Più di un anno di ricerche per 
Van Diemen’s Land, la storia dal 1800 alla seconda guerra mondiale per continuare a studiare le tradizioni americane “
They have a proud tradition of folk songs passing their history down through the generations,” dice 
Russell Morris, “
and while there are some amazing songwriters celebrating modern Australia, I wanted to create something that connected people today with the characters that shaped them.” 
Uno sguardo al passato, il vento degli anni e del rock come spinta per 
Dexter's Big Tin Can e 
Van Diemen's Land (si presenta Rick Springfield alla slide guitar), verso un mare più calmo e felice in 
Sweetest Thing, quello dei ricordi biancheggia in 
Birdsville, oscilla sulle acque agitate del blues, un mondo instabile in 
Breaker Morant, 
Sandakan, 
The Witch of Kings X e 
Lock Ard Gorge come un punto fermo nel passato, un chiarore che fa ancora lavorare, ancora sperare, ancora guardare al futuro Russell Morris. 
Deliziose 
Burning Rodney, 
Lucy McBride, 
Slide On the River ed 
Eureka, le chitarre sono ficcanti come se appartenessero ad ambienti sociali dove la retorica e la parola non hanno alcunchè di importante, dove è il buio della slide guitar a caricarsi della forza rivelatrice della luce di Van Diemen’s Land, fino agli ultimi capillari di vita di 
Bendigo Rock dove continua a scorrere l’arte di Russell Morris.