
L'ho conosciuta ad Austin, Tx, e mi ha rubato il cuore. Boots per spingere sulle percussioni, slide guitar e armonica tra le labbra, 
Molly Dyer è una a one-woman-band del Missouri “
I was born in a town called Warrensburg, and I grew up on a farm about ten miles north from there. I've spent a lot of time in the Florida Keys, where I hope to move after completing my degree in Interior Design because I would like to design Hospitals. Hospitals suck and are unpleasant”. 
Molly Gene One Whoaman Band mette in discussione limiti e recinti del quotidiano, lo fa attraversando i confini del Mississippi con un blues sporco e rancoroso, esplora in 
Live altri modi di rappresentare il mondo di 
Folk, Blues and Booze, 2011 e 
Hillbilly Love, l‘esordio del 2010. Appiccica l’armonica a 
Country Lover e 
Reformation, si concede alla lungaggine della slide guitar in 
Ain't Goin Home tramutandola in pura forza cinetica, una frenesia senza soste in 
Black Mattie, 
Bumble Bee e 
I Need Me A Man, cattura la realtà con i giochi luministici all’armonica nella dolce ballata di 
Kings And Queens e poi li trasforma in quadri cristallizati nell’immobilità del delta blues in 
Over The Edge e 
My .22. 
Travalica l’effetto fosco della slide guitar grazie ad una continua inventiva formale che permette a 
Live di evitare il rischio di saturazione. Non molla la presa 
Molly Gene One Whoaman Band, nervosa in 
Kiss Me Quick e incazzata in 
Mr. Con Man, prima di chiudere 50 minuti di fuoco con la finta flemma dell’adorabile 
Stickshift. “
I listen to many different genres of music, but the Delta Blues is the real music, in my opinion, the music with the most emotion”. Brava ragazza, bella e talentuosa, si alimenta nell’oscurità del Mississippi e trova la luce.