
Il super gruppo 
Walt Wilkins And The Mystiqueros contempla campagna e cielo urbano, la terra promessa, il quotidiano e il celeste, come un racconto fordiano, così semplice in 
Wildcat Pie & The Great Walapateya e da cui si scorge sempre una porzione del Texas. In un libero procedimento a clessidra, si parte con con stili differenti, la dolcezza di un agreste pedal steel in 
It's Only Rain si ritrae tra l’hammond, l’americana e sprazzi soul di 
King for a Day e 
Somebody prima di aprire alla florida slide guitar di 
Hold Me Tight, 
Streets of Baltimore e 
Love & A Good Buzz. 
Sfuggono tutte quante a precise classificazioni, ma il punto focale resta 
Walt Wilkins, tutti intorno 
Bill Small e Ray Rodriguez con le rotazioni di Jimmy Davis, Marcus Eldridge, Brian Langlinais e ovviamente Tina Wilkins. Nel frattempo lo sfondo texano, in 
Salinda e 
If I Had a Little Truck, avvolge il tutto per conferire alla scena un po’ di enfasi supplementare, e più o meno a metà -17 brani per 1 ora e 10 minuti- in cui sembra che coincidano tra loro, o quantomeno che si sommino in un unico stile, 
Wildcat Pie & The Great Walapateya riprende strade diverse che, ad ascoltare bene, si sono scambiate solo di ruolo. 
La fisarmonica si spinge nella rurale bellezza del Lone Star State, delle strade che sfumano all’orizzonte e di vallate che si stendono a perdita d’occhio, il Texas di piccole cittadine immobili nel tempo da sembrare ‘ghost town’ dove aleggia l’anima di 
Doug Sahm, la splendida 
Beautiful Texas Sunshine, e guardano a un cielo che contiene l’amarezza dei ricordi, l'altra perla, 
This Old House. 
Parole semplici e dense che plasmano 
Wildcat Pie & The Great Walapateya, 
Walt Wilkins e i The Mystiqueros tendono a intrecciare e sovrapporre stili diversi per poi divaricarli di nuovo anche nel finale, brillano le ballate, brulicano le steel guitars in 
From Here to There e 
Down Where the River Flows mentre 
She Must Be Out of Her Mind e 
Give Me Strength sono alla ricerca di ‘immagini’ nuove, con movimenti quasi perfetti nel rock per 
Under the Midnight Sky e 
Believe. 
Somigliano ad una danza, come quella arcinota di 
Dancing in the Moonlight scelta per chiudere il sipario su 
Wildcat Pie & The Great Walapateya. Lavora a tal punto sulla nostra memoria perché ha la consistenza stessa dei nostri ricordi. Parentesi emotivamente alte, aperte tra il basso costante della vita che scorre tutti i giorni.