
Non tutti sanno assumersi il rischio di andare in una certa direzione, irish folk music e sapori country, e soprattutto nel rapporto con il tempo, a quota 12 
Greg Trooper resta ancorato a origini popolari e fanno sì che ancoraggi 
Incident On Willow Street alla larga dagli ambienti frequentati da gente scollegata dal mondo ‘reale’, come la ragazza dipinta nella copertina, la stessa indole di quella in fuga dal Texas, da abusi paterni verso l’Olanda, descritta nella delicata ballad di 
All the Way to Amsterdam. Si appoggia sulla spalla robusta di 
Larry Campbell (spazia dalla steel guitar al violino, al banjo e l’irish bazouki) e si respira brio, aria fresca, sana energia dalle seducenti 
Good Luck Heart e 
One Honest Man, 
Greg Trooper in un mondo in cui dilemmi, ideali e contraddizioni ideologiche si ripetono in modo quasi identico, questioni fondamentali per un’America che si gioca l’anima nel suo ostinato modo di proporsi come bandiera di libertà e giustizia, cerca di trovare un senso. 
Tra ballate di pura americana che scavano nell’ascoltatore (
Steel Deck Bridge e 
Mary of the Scots in Queens) trovando punti di vista e traiettorie delle emozioni in 
Everything's a Miracle, 
Amelia e 
The Land of No Forgiveness, passano attraverso un processo di elaborazione costantamente in bilico fra sentimentalismo e l’asciuttezza dell’elettrico, assenza di affettazione e intensa partecipazione emotiva anche nel finale di 
Living with You, 
The Girl in Blue, 
This Shitty Deal e la meravigliosa 
Diamond Heart. 
Greg Trooper sembra una specie di macchina in procinto di ingolfarsi, ma come dimostra 
Incident On Willow Street non s’ingolfa mai. Perché è robusta ed energica come un’utilitaria da città. Con 
Greg Trooper non si rischia mai.