
Le fughe blues di 
Jefferson Coker vanno e vengono dal 2010, ritornano felici e contente nei confini di Summerville, South Carolina, all’ordine costituito del blues. Scorre sgraziato da 
The River e diviene col ritmo e la spietata dolcezza dell’armonica di Dave Grunstra, ostaggio di 
What Were You Expecting, album scritto nel sistema illimitato degli orizzonti bassi della slide guitar, a cui portano le strade e i fili di una distratta malinconia, tesa lungo la durata di 40 minuti. 
Il territorio marchiato tra 
Gone e la raffinata bellezza di 
The Bottom, indica che la verità in 
What Were You Expecting si maneggia con cautela, scivola ed è difficile da sostenere, pronti a superare la superficialità del quotidiano intensificando tra 
Price You Pay e la deliziosa 
Lil' Darlin Michelle, il portato polemico e il rock che salgono in groppa alla 
The Jefferson Coker Band. 
Nel marciume che si nasconde appena sotto la facciata del Sogno Americano spunta la libera 
Country U.S.A, irrompe l’atmosfera del mandolino in 
I Don't Mind, così seducente tra le felpate inquietudini di 
Lie To Me, con la 
The Jefferson Cocker Band che si piega volentieri agli snodi della memoria in 
Porkchop Annie, 
Sweet Home Caroline e 
She Gets High. Blues e armonica convincono ancora, la realtà è più sentimentale, la corazza ideologica è ormai screpolata ed emarginata, ma lascia venire a galla –senza ammiccamenti particolari- la qualità della stoffa della 
The Jefferson Coker Band.