
Il veterano 
Johnny Mastro con i 
The Mama's Boys (band di Los Angeles nata nel vecchio blues club di 
“Mama” Laura Mae Gross) ha condiviso 2 decadi, registrato 10 dischi, innumeravoli tours, ma le percezioni emozionali che galleggiano nei loro dischi sono ancora vivide nel 21° secolo, in 
Luke’s Dream vengono subito risucchiate nel vortice acustico di 
Luke's Stomp, sembra ‘rivedere’ sequenze  sgranate di ieri, l’armonica di 
Johnny Mastro e 
Smokehouse alla slide guitar, luminose, tranquille e pulite ma pronte ad essere rimontate nel cigolio frenetico di 
Thunder Roll (“
Growing up I was insane over John Lee Hooker & Hound Dog Taylor. Hooker was just so deep, sexual and rhythmic- centric, it blew my head apart”, dice Johnny. “
I heard Hound Dog Taylor at 15 years old on a sweaty upstate summer evening and the hair on the back of my neck stood up on end. Started me on lifelong pursuit and appreciation of raw music”). 
Così 
Luke’s Dream sperimenta una commistione di stili (chicago blues & delta mississippi) e si arricchisce di sfumature tra 
Knee High e 
Junker Blues, intensi vagabondaggi acustici e con l’armonica in 
Mr Jj's Man, 
Roller Coaster e 
Spider si intersecano lungo i viali e dietro le porte di un blues tradizionale ma vivo in 
Tonight We Ride e 
My Rocket, scardinato da conturbanti zone d’ombra in 
Hurt. Scricchiolante in 
Francine, senza centro nelle nebulose e ammialianti 
The Light e soprattutto nella conclusiva 
Temperature ad infarcire un’altra ‘lettera d’amore al blues’ amante mai tradita da 
Johnny Mastro.