
Tra la Virginia, Michigan e l’Illinois tutti si auguravano dopo 
Red Wing (3°disco, del 2010) che i 
The Steel Wheels trovassero maggiori tesori tra la Appalachians music, magari setacciando anche il serbatoio dell’Americana e senza finire sfasati rispetto ad una trama tipicamente bluegrass. Ebbene nel percorso elastico di 
Lay Down, Lay Low si scopre nel continuo rimbalzo tra mandolino, banjo, violino di Trent Wangler, Jay Lapp e Eric Brubaker, lo stretto rapporto tra l’uomo e la natura, ma stavolta si esalta anche al di fuori dei confini propriamenti ‘bucolici’. 
Il multicolore e lucente percorso country di 
Breaking Like The Sun che continua imperterrito e implacabilmente a dettare i tempi dei 
The Steel Wheels, si arricchisce di ‘inquadrature’ talvolta tagliate nel profondo Sud (le seducenti 
Andrea e 
Indian Trail) e in altre occasioni indugianti qualche secondo in più nel gospel di 
Rain In The Valley e nella ballad di pura americana, come nella 
Title-track. 
Zoomate brevi che arrivano in Texas con la delicata lap steel di 
Halfway To Heaven ed 
Endure, pervasiva e dominante come il violino, al punto di sostenere e definire gli ultimi spazi di 
Lay Down, Lay Low, tanto che quando illumina 
Know Her Name, 
One Night e 
Spider Wings ma anche le due strumentali 
Fridley's Gap e 
Nola's First Dance, l'immagine country dei 
The Steel Wheels torna seneramente a pulsare e a ricostituirsi per intero.