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Rock and Soul’, zigrinato come un vecchio vinile, rasposo come la voce di 
Steve Wynn che sembra invasata dal demone della velocità, volteggia nell’aria che sa tanto anni ’60 insieme ai 
The Believers, dopo il debutto del 2009 con 
The Reason il sestetto della Florida danza sulla punta di un rock classico senza che affiori mai il sospetto in 
Brothers and Sisters (ascoltate la scorbutica bellezza della title-track e di 
I Don't Regret) del virtuosismo fine a se stesso ("
It shows where it comes from," dice Thomas. "
It doesn't come from trying to do this big production. It comes from dude and some girl sitting on a couch or a porch and pining over loves lost and loves to come, allowing inspiration to move you and allowing experiences to move you”). 
Un disco registrato in pochi giorni ("
It was done in a total of 12 days over the span of a few months. And then, it took months and months to get the mixing and mastering right") ma dalle due facce, il 
Brothers and Sisters comandato dalla chitarra di Wynn e Tim Turner a cogliere la pienezza del rock (da 
Counting My Day, 
Love Again e 
Black November) alle inaspettate e numerose isole acustiche dove 
Thomas Wynn trova il modo di sospingerlo sullo sfondo, fin troppo (purtroppo) nelle spoglie 
Heaven Tonight, 
Lie Me Down, 
Battleground, 
It's Alright -cantate con 
Olivia Wynn. 
Contenere nell’insieme i 
The Believers a cui concede di rimando un ulteriore spazio solo in 
LifeLine Woman, è un peccato, seppur veniale, ma il 
Brothers and Sisters in bilico sul baricentro instabile del rock oscilla davvero bene!