
Il cantautore di Stillwater non segue le orme del fratello (
Stoney LaRue), 
Fishin’ with Grandpa sceglie di procedere un po’ per sottrazione e raffreddamento allo spirito libero dell’esordio: “
The first CD, the Dirt Road CD ... it had a really bright sound to it and everything and a lot of really catchy jingles and stuff and, there’s nothing wrong with it”, dice Bo Phillips. “
But on this one we wanted to really lay it back and do more groove based and just talk about growing up”. 
Le storie in note che parlano dell’Oklahoma, del periodo Universitario, della famiglia seppur narrate col bilancino, illuminano 
Fishin' With Grandpa fin dall’iniziale 
Front Porch dove incorpora l’irrequieta chitarra di Jakus White e tutte le immagini della rurale Oklahoma (portico di casa, gli amici, la torta di mele da gustare insieme al tè) ed anche se non sempre va a canestro (
My Best, 
Die For You, 
Biggest Fan, la 
Red Dirt Girl che ama la Red Dirt Music, troppo pallide forse perché hanno i contorni country troppo netti e schematici alla melodia radiofonica), sa ritrovare la ruvida immediatezza iniziale, meno muscolosa, più melodica in 
Bottle Of Wine e nelle due tappe di 
Fishin' With Grandpa (splendida il proseguimento della ghost track, in acustico insieme al fratello Stoney, ricordando i tempi trascorsi insieme al defunto nonno, a pescare e a chiacchierare). 
Lungo le strade rosse di casa, brucia la rapidità della slide tra la deliziosa 
After Party, 
Clinger e la densa ballad di 
Your Tomorrow dove il passo rallenta per una scrittura più ariosa, ma l’aria country che si mischia alla slide, in un intrecciarsi spontaneo, non casuale tra quotidianità e periferia, brilla in 
Riverbed, nella coriacea 
Cowboy Up con il tocco malinconico della pedal steel nell’irresistibile melodia di 
Kinda Like It Here. 
Fishin' With Grandpa è bifronte, per metà legato a forme assestate del country, per metà fluido, sfaldato nella slide, e lì si aprono sviluppi imprevedibili che lo avvicinano al fratello 
Stoney LaRue.