
Dalla piccola cittadina della Louisiana ecco il roots classico dei 
The 94’s, di fatto il cantante Nick Woodley e la chitarra di Nick Boudreaux si immergono in quel non-tempo dove risiede la splendida 
Apple Pickin’ You, boots e la dolce melodia agrestre arricchita da una deliziosa armonica nel finale -con tanti di applausi-, mette in chiaro l’incompatibilità con le storie ‘di genere’, amano il Texas e l’eterno presente rappresentato da queste 7 indiavolate canzoni. 
Il banjo si unisce alla telecaster in 
Ain’t a Sham e la lettura del genere come dimostra 
Ragged Company non è che in realtà sempre una prima rilettura, le chitarre hanno il sapore del Sud e il country/roots fuma tra le mani dei 
The 94’s a sentire la ruvida 
Southern Town, mentre 
Highway 87 è un groviglio lineare di passato e presente, di tradizione, per una perla elettro-acustica dove sulle strade del Lone Star State le cose non sono sempre così piane e semplici come appaiono. 
Scoppiettante 
Good Times, birra e whiskey nella primavera soleggiata di provincia, una pedagogia della libertà che si esercita come rivelazione di se stessi, del proprio corpo, del proprio cuore, ed ecco la malinconia della lap-steel e dell’armonica di 
4:52, in questo mondo bucato i gesti di tenerezza riacquistano un loro valore, una ballata molto dolce sempre avvolta da una patina roots e chitarristica affascinante, come nei 7 intensi minuti della conclusiva 
The Other Man. 
Ragged Company è una sana corsa all'indietro, verso un consapevole, meditato, "metabolizzato" recupero del periodo roots e i 
The 94’s ci riescono molto bene.