
Singer-songwriter molto giovane, 
Cody Riley ha solo diciassette anni ma insieme al fratello Chris, ha già scoperto la differenza fra l’atteggiarsi da band leader e il diventarlo, tanto che dopo un Ep del 2007, 
Short Bus, e il conseguente periodo a macinare chilometri e sudore, hanno pubblicato questo disco d’esordio, 
Everything In Color. Ha tutti i ‘colori’ della passione giovanile del Texas, rock e riff poco radiofonici come la piacevole apripista di 
Lonestar State Of Mind, descrivono la genuina voglia di far musica della 
Cody Riley Band, discorsi tutt’altro che banali e melodie coinvolgenti lontane dalla lessata, demotivata e cinica gioventù che ci circonda. 
Altro che nichilismo e depressione metropolitana, le chitarre di 
Looking Back irradiano passato e il futuro della Cody Riley Band, ballate rock di stampo stradaiolo come 
Kiss The Devil e 
I'm Trained davvero molto intriganti, insomma questi preadolescenti che vivono per definizione in un’eta di mezzo dominano a suon di riff le linee d’ombra della loro generazione e i desideri infantili li lasciano per strada perchè 
Everything In Color racchiude i sentimenti del giovane songwriter alla ricerca del modo di costruirsi riferimenti musicali più certi, e sono sulla buona strada ad ascoltare questi rock morbidi sempre dominati dalla telecaster, da 
Six Pack In alla splendida 
On My Mind, e non manca una buona dose di Texas country e whiskey, come nell’allegria della spiritata 
Texas Pirate e nel valzerone avvolgente di 
The Songs I Sing. 
L’Amore è venato solo da un pizzico di malinconia come in 
It Wasn't Love, niente melassa, dominano la scena le chitarre ed anche nel finale -ovviamente tra l’elettrico- di 
One Way Down e l’acustico dal tocco border dell’adorabile 
Flowers. Un futuro pieno di colori all’orizzonte per la 
Codey Riley Band, il Texas non delude mai!