
Il Texas e Austin in particolare sono sicuramente una delle zone più musicalmente vive degli interi Stati Uniti, e i 
Rainravens sono una delle band più interessanti, uscite in questi ultimi tempi dalla scena della città. Il gruppo nasce nel '94, quando 
Andy Van Dyke, cantante e chitarrista con una carriera solista alle spalle, incontra il chitarrista 
David Ducharme-Jones e con 
Dave Evertson al basso ed il veterano 
Herb Belofsky alla batteria, decidono di formare i 
Rainravens. 
L'esordio omonimo del '95 riceve buoni consensi a livello locale e nazionale, ma è soprattutto in Europa che la band riesce a farsi spazio, dove trova un contratto con l'etichetta tedesca Blue Rose, la quale pubblica quel disco e tutti quelli che seguiranno (4 finora). Gli inizi sono duri per tutti e così fuori Ducharme-Jones e Evertson, e dentro 
Brad Dienstbier al basso e 
Storm Rhode IV alla chitarra solista, per l'incisione del nuovo 
One last Saturday night, di cui Van Dyke cura la parte compositiva e Belofsky la produzione. Con in mente vere e proprie leggende come i Byrds, i Flying Burrito Bros, i primi Jayhawks e buona parte del cantautorato texano, da Hancock a Prine, a Van Zandt, i Rainravens proprongono un fresco country rock dalla base essenzialmente acustica, dal quale traspaiono sfumature folk e nel quale spiccano gli inserti elettrici della slide guitar di 
Gurf Morlix, ospite d'eccezione. 
Tenui ballate acustiche e brani dall'ossatura elettrica e vigorosa rendono 
One last saturday night un disco di alternative country in misurato equilibrio tra modernità e tradizione. La voce di Van Dyke sembra aver assorbito la giusta dose di whiskey e sigarette, sviluppando una tonalità rauca e malinconica adatta ad interpretare i testi, da cui traspaiono immagini e figure, che popolano un mondo periferico e solitario, smarrite in un deserto pieno di dune, nel vento, lungo un'autostrada o in un bar a tarda notte. 
Il talento di un chitarrista come Morlix risulta decisivo nella riuscita dell'album, pennellando asciutti accordi di slide nella titletrack, splendida ballata dalla ritmica rallentata, a cui il canto e la chitarra conferiscono umori notturni e malinconici. 
One last Saturday night presenta atmosfere eteroge: dal blues elettrico di 
Zapruder blues e Diamond diamond bar, da 
Just the rain, una melodica ballata nello stile di John Prine, al country campagnolo di 
Wrap your arms around me, fresca e divertente, alle sonorità roots del country rock 
Traveling heavy e Euerything (but money). 
I 
Rainravens mostrano anche una certa raffinatezza con 
Love to burn, un brano notturno e jazzato, incentrato sulla voce di Van Dyke accompagnata dal piano e da un soffuso contorno ritmico. Alternando momenti di radiosa energia a episodi di intima riflessione, i 
Rainravens mettono a punto una prova che convince e coinvolge.