
Continua con 
Live From The Women's Club Volume 2 la serie di testimonianze, direttamente dalla fonte, della vita dei 
Jayhawks. Al repertorio dal vivo, in gran parte unplugged, che ne costituisce l'ossatura vengono aggiunte per l'occasione un pugno di bonus tracks in parte provenienti dalle sessions per 
Smile e in parte da quelle per 
Rainy Day Music. In particolare 
Gypsy In The Mood e 
Okhee's Theme (la seconda è un assemblaggio rumorista più vicino ai Black Crowes che ai Jayhawks) non fanno altro che riportare lo stato confusionale in cui vagavano i Jayhawks all'epoca di Smile e sono outtakes piuttosto trascurabili. Molto meglio invece 
Save Me From Myself e 
Boston Maid che sono invece due belle ballate che non avrebbero sfigurato su 
Rainy Day Music a cui, del resto, fa riferimento gran parte del concerto. 
I Jayhawks sono in una versione ridotta all'osso con 
Gary Louris alla voce e alla chitarra, l'ormai veterano 
Marc Pearlman al basso, al mandolino e alla chitarra nonché 
Tim O'Reagan alla voce, alla chitarra e alla batteria. L'atmosfera è molto folkie ed informale, una bella fetta dello show è basato sulle allora nuove canzoni di Rainy Day Music e pur scorrendo via senza particolari highlights rimane godibilissimo. Le canzoni di Rainy Day Music devono ancora essere rifinite ed è interessante notare le piccole differenze che seguiranno dopo gli interventi di Ethan Johns e di Stephen McCarthy la cui assenza è qui la nota più vistosa. 
La sua maestria chitarristica, di cui già avevano giovato i Long Ryders, è stata vitale, come abbiamo visto anche in una rara data italiana, nel tour di Rainy Day Music e ha contribuito non poco a mantenere alive & well i Jayhawks. Nonostante ciò, a partire da 
Tampa To Tulsa per finire con 
All The Rights Reason, le canzoni di 
Rainy Day Music funzionano benissimo anche in questa versione dimessa, soprattutto se accostate a 
Clouds o 
Settle Down Like Rain provenienti da quel piccolo classico che è diventato 
Hollywood Town Hall o alla ruspante versione di 
Reason To Believe di Tim Hardin che chiude lo show. 
Piccola e speciale rarità per i fans, 
Live From The Women's Club Volume 2 è anche uno strumento utile per scandagliare il work in progress di una rock'n'roll band alla ricerca dell'anima di Gram Parsons in attesa di notizie più congrue e, si spera, in linea con l'alta qualità dell'ottimo 
Rainy Day Music.