
Baldo Cuore Texano, da Ft. Worth l’alt.country Verace e pulsante di
Cory Cross.
Suonava la chitarra nella chiesa locale, da ragazzino, poi ad Austin l’incrocio col rock, ma la passione per le atmosfere tra ‘Honky Tonks e barrooms’ hanno fatto breccia e
Doin’ Fine è un signor disco.
Balzelli danzerini da
Road Dog Prayer a Kissin' the Boots, un delizioso tuffo nella realtà del country, dove esiste sempre un’ambiguità immanente.
Cory Cross è bravo a restituircela e a rivelarla in una rappresentazione dotata della medesima ambiguità (preziose
Show Me Yours, Out to the Country e la ballata Doin’ Fine).
Nell’outlaw country, tra whiskey, donne, racconti e diavoli, la splendida
Ain't Livin’ That Long e tra l’armonica e la tromba della conclusiva
Sloatsberg and Suffern, affascina quel modo di documentare la realtà in orizzontale.
Dove lo sguardo di Cory Cross attraversa un repertorio di situazioni fra loro molto differenti.
A seconda dei momenti, e Doin’ Fine spicca il volo.