
Scritto nel cuore della notte, il succo di
These Days.
Le Riflessioni di
Tanner Usrey sembrano vivere su chi è alla ricerca di un panorama di colline pronte a invadere l’orizzonte, ma che non permettono all’occhio poi di spaziare così tanto.
L’albero sopra le teste di These Days ne raccoglie i pensieri, elettrici, vibranti e spigliati quelli di
Do It To Myself, riflessivi, ma incisivi in
If You Call Me Again, e fra i rami nodosi, di rock, americana e alt.country, conserva sentimenti puri, la bellezza sprigionata in
4th of July, tra armonica e chitarra steel.
Un disco onesto, nato in Texas, un paio di lavori in cascina, un talento limpido, introspezione tra interessanti bagliori elettrici (
Smoke in the Air, With You e Don't Let Go (Hold Me Close)), sa fotografare, per quanto possibile, lo “spirito del rock” in
Bad Love e nelle Texas RoadHouse di una spiritata
Gasoline and Adderall.
These Days è come quei film capaci di mostrare ciò che altrimenti sarebbe difficile vedere.