
Da Austin, il texano
Tony Kamel e idee chiare.
We’re All Gonna Live prende vita sociale e incombenze quotidiane, ne muove i fili che alimentano la vita di tutti Noi, e li combatte col sorriso a botte di Bluegrass e Alt.Country.
Belle pimpanti (
Makin' It Work e Old Dangerfield) o riflessive (
Damn Good Ride), quella amarezza di fondo, un’aria malinconica e trasognata, un abbandono al piacere della musica, ai pizzichi di violino e chitarre elettriche, ai sogni generati da una canzone deliziosa come
Sue.
Tony Kamel si inventa strade tutte per sé (
Some Old Day, una perla), in una terra di mezzo di We're All Gonna Live nella quale si trova senza dubbio a proprio agio, e dove trovare ballate che non hanno nulla di scontato (
Little Bitty Town e Lying Through My Teeth).
Direi Vitale la condivisione di We're All Gonna Live.