TOO SLIM AND THE TAILDRAGGERS (High Desert Heat) •••½
 di Rino 'Pili' Colangelo Iacovella



     

  Recensione del  18/06/2018
    

Tim ‘Too Slim’ Langford è un chitarrista sulla breccia da decenni, non ha mai annacquato la sua passione per il rock duro di altri tempi e per il blues, con High Desert Heat è ancora pronto a proporre alternative, a dare una circolarità alle chitarre e alle percussioni in grado di elaborare un pensiero sul rock ancora degno di questo nome.
La nerbata di Time Has Come Today, utile a ribaltare un brano dei Chambers Brothers, gruppo soul anni ’70, è un tratto chiaro dello stile dei Too Slim And The Taildraggers (anche se subito rilocato dall’armonica blues di Trouble), è soprattutto rock, dal solo chitarristico libero di emergere, onnipresente, entra in circolo con semplicità in Broken White Line e One Step At A Time, segue schemi diretti legati al passato, ci sta letteralmente addosso in Stories To Tell, facile da archiviare come già sentita, ma non sembra essere un aspetto rilevante.
Restano le note, quelle di A Llttle More True e Lay Down Your Gun sembrano generosamente corrette al veleno, con la strumentale finale di High Desert Heat che enfatizza l'impatto figurativo della cover del disco.
Un giretto da quelle parti, può regalare sorprese, anche emozioni.