
Molto interessanti i guizzi nel Southern Rock dell’australiano Bill Barber.
Southern Redemption si fa apprezzare per la sua cadenza infuocata (
Blood & Gold a Vitriol & Champagne), tra melodie che appartengono a un passato “mitico” che è ormai parte di chi ama il Rock.
Sacre reliquie la cui conservazione rappresenta una testimonianza di fedeltà alla memoria, inoltre il bel rapporto chitarristico tra la Gibson 335 e la Telecaster lo si apprezza anche nelle ballate (
Hard to Breathe a Just like they Say e nel doppio passo di Weary Heart e nella bellezza di Bad Dreams).
Bill Barber & The Holding Cell giocano su quel duplice significato delle ‘corde’, possono rappresentare una protezione a cui aggrapparsi (come un cordone ombelicale che non si vuole abbandonare nella tosta
FYDL) e, al contrario, una costrizione che imprigiona, nella ‘dolcezza’ di
Scorched Earth e Spot Fires fino all’intensa strumentale Macon.
Fa pesare il carico della sua breve storia, Southern Redemption scava con energie proprie nel cuore del Rock.