
L’ipnotico mix di Hill country Blues/Garage Rock è un buon segno per la band tedesca dei
Dead Wolf.
Stimoli elettrici morbidi e pronti a lasciarsi andare nell’apertura di
Apocalypse Blues, non possono che viaggiare sulle ali di una sensualità e di una irrazionalità immorale.
Irrigidisce il passo di
Until The Sun Comes Up Again e This Ain't No Place For Me, il suono va combattivamente in cerca del suo registro più basso, sia che si libri in un malessere di fondo ad altezze da vertigine.
Blues For The Apocalypse si cala nella serenità idilliaca dello swamp Blues che avvolge
I'm On My Way e Refugee, 12 minuti che seguono una sorta di meditazione sul tempo che passa e della perdita.
L’ascetica chiusura tra
Stayed Awake e la tosta e nervosa Howlin' (Bad Bad Drug), ha quel passo disincantato pronto a condurci in un alienante / rassicurante ‘hortus conclusus’.
Entrarci richiede, in parti eguali, compassione e rassegnazione.
Benvenuti in Blues For The Apocalypse, allora.