Lou Shields alla Vecchia maniera.
Con solo la Resonator Guitar, dal portico di casa, lascia fluire il blues.
Looks Like the Devil è un viaggio nell’American Music, con riflessi allo swamp/delta blues, dove piegare una serie di avvolgenti ballate.
Da
Go My Own Way alla sinistra bellezza di
Leaving Town, il blues e una rappresentazione della vita come insieme di eventi, di tempi, di memorie, di versioni della medesima storia e tutte valide.
Accadono in una dimensione spaziotemporale dilatata,
Evil Ways a Down Below, in un fragile e doloroso equilibrio di forze, non è così scontato (
No Hideaway alla conclusiva Back up Again).
Lou Shields lo disegna usando pochi riferimenti e con nuove angolazioni di sguardo sul presente del Blues.