
La voce di James Ford spinge, sospesa tra il qui e il lì del rock Sudista, come la chitarra di
Candle In The Dark, fluida, diveniente, inafferrabile.
Lost in the Valley of Hate & Love Vol. 2 ritrova una dimensione spirituale del Southern Rock mai perduta (
Birmingham Steel a A Bad Hand).
Per i Them Dirty Roses è un amore che non si controlla (
All Good In The Neighborhood a Hits & Pills), che non si possiede facilmente, non tutti ne dispongono, ma piuttosto, un amore che eccede da ogni lato (
Hate Me).
Sebbene in qualche modo occhieggi alla melodia di facile presa (
Stonewall a Guide You Home), e ri-guarda anche
Break My Heart, la Seconda tappa dei Them Dirty Roses ha traiettorie su quello che circonda il Southern Rock, ancora intriganti.