Samantha Fish e la parentesi con il texano Jesse Dayton, efficace a sentire lo slancio con cui torna, da solista, a macinare blues chitarristico.
Siamo catapultati in un brulicante sottobosco bluesy,
I'm Done Runnin' e Can Ya Handle The Heat? descrivono lo sfondo di
Paper Doll e di quello che lo circonda (spinge forte in
Off In The Blue e Rusty Razor).
Samantha Fish è in grado di trasmetterne l'energia interna, Paper Doll compresa, la
Title track.
Quel connubio tra melodia, retrogusto R&B e chitarre, funziona in
Lose You a Sweet Southern Sounds, Paper Doll è come una città in disordine.
Nel labirinto di una folla, da prendere come in un vortice.
Accompagnato dalla dolcezza elettrica finale di
Don't Say It.
Avercene nel grigiore di palazzi, semafori e ipocrisia borghese.
Ah già, vivo in campagna…